É un’area geografica naturalmente vocata al biologico dove agricoltori, cittadini,
operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni stringono
un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, partendo proprio dal modello
biologico di produzione e consumo (filiera corta, gruppi di acquisto,
mense pubbliche bio).
Nel bio-distretto la promozione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente
con la promozione del territorio e delle sue peculiarità al fine di raggiungere
un pieno sviluppo delle proprie potenzialità economiche, sociali e culturali.
Con la nascita di un bio-distretto vengono essenzialmente messe in rete le
risorse naturali, culturali, produttive di un territorio che vengono valorizzate
da politiche locali orientate alla salvaguardia dell’ambiente, delle tradizioni
e dei saperi locali.
Generalmente la spinta propulsiva alla costituzione di un bio-distretto proviene
dagli agricoltori biologici che ricercano mercati locali in grado di apprezzare
le loro produzioni, e dai cittadini, sempre più interessati ad acquistare a
prezzi onesti alimenti sani ed in grado di tutelare la salute e l’ambiente.
Sono però molti altri i soggetti e le organizzazioni che rivestono un ruolo determinante
nella costituzione e nella gestione di un bio-distretto, a cominciare dalle
pubbliche amministrazioni e dalle scuole che, con le loro attività e gli acquisti
sempre più “verdi”, possono indirizzare le abitudini dei consumatori e
dei mercati locali.
Gli operatori turistici a loro volta, attraverso gli eco-itinerari
ed il turismo rurale, possono puntare alla riqualificazione ed alla destagionalizzazione
dell’offerta turistica.